Si è concluso con grande successo il progetto “Conoscere e proteggere il patrimonio culturale: un viaggio tra storia, cultura e legalità”.
Un’iniziativa che ha coinvolto in 5 appuntamenti circa 350 studenti della scuola primaria e secondaria con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani sulla tutela del patrimonio culturale e ambientale.
Un percorso di incontri e confronti con esperti e istituzioni, volto a promuovere nei ragazzi la consapevolezza dell’importanza di preservare la memoria storica e il territorio stimolando in loro un senso di responsabilità civica. Le parole degli studenti testimoniano l’impatto positivo dell’iniziativa: “La cura delle cose che ci circondano ci aiuta a custodire il nostro passato ma anche a difendere il nostro futuro. La conoscenza salva.”
“Questi incontri hanno fortificato il mio impegno a difendere il patrimonio ”. Numerosi gli ospiti istituzionali e gli esperti che hanno preso parte agli incontri, offrendo ai ragazzi spunti di riflessione e strumenti concreti per comprendere il valore del patrimonio culturale e il concetto di legalità. Tra i partecipanti il Dott. Giancarlo Amato, Procuratore della Repubblica di Velletri, l’Avv. Arnaldo Mazzacchera, esperto in diritto del patrimonio culturale, la Diocesi di Albano con la dott.ssa Gloria Conti e don Gianfranco Poli, partner da anni della Procura in iniziative educative, la Dott.ssa Lozzi, referente e coordinatrice del progetto, collaboratrice del Procuratore presso la Procura di Velletri. Ai 5 incontri ha partecipato il Commissariato Celio con il Dott. Cosimo Bari, che ha favorito la collaborazione tra la Società Geografica Italiana e la Procura per la realizzazione del progetto e il vice questore Dott.ssa Rita Sverdigliozzi, Dirigente del Commissariato, che ha dato un significativo contributo agli incontri, unitamente all’Ispettore di PS Giuseppe Di Lauro, intervenendo sui temi del bullismo e del cyberbullismo.
Il Vice Sindaco di Roma, dott Pierluigi Sanna ha accolto con particolare interesse ed entusiasmo all’iniziativa rispondendo alle molteplici domande degli studenti, dichiarando:
“Viviamo un’epoca in cui i cambiamenti avvengono a una rapidità straordinaria: assistiamo a un’evoluzione che non ha paragoni con il passato, in cui il progresso non si misura in decenni, ma nell’arco di anni o addirittura mesi. I ragazzi devono essere accompagnati per poter comprendere le dinamiche sociali e il loro mutamento, di come questo influisce nelle relazioni sociali, nelle loro scelte di vita, nelle opportunità ma anche nei rischi che il mondo iperconnesso presenta. Non si ragiona più in termine di locale ma di globale, e questo vale per la tecnologia come per i grandi cambiamenti climatici. È importante dotare i ragazzi di una bussola, che parta dalla conoscenza del passato e sia strumento per poter leggere il presente e il suo mutamento. Un percorso come questo è fondamentale per avvicinare i ragazzi non solo acquisire conoscenza, ma a riempire di significato quelle categorie universali, come rispetto dell’altro, legalità, tutela del patrimonio e dell’ambiente, che servono loro per divenire cittadini consapevoli e responsabili, perché a loro è affidata la costruzione e la gestione delle società del prossimo futuro, così come la conservazione del patrimonio storico, culturale e e ambientale che abbiamo l’onore oggi di difendere e tutelare”.
“L’iniziativa ha rappresentato un’importante occasione di dialogo tra giovani e istituzioni -sottolinea la dottoressa Rossella Belluso segretario generale della Società Geografica Italiana – Abbiamo avuto la possibilità di sottolineare il valore della conoscenza come strumento di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale, oltre che del rispetto personale, sociale e culturale.”
Il progetto si è dimostrato un esempio concreto di come scuola, istituzioni e realtà territoriali possano collaborare per formare cittadini più consapevoli e responsabili, ponendo le basi per una società più attenta alla conservazione del proprio patrimonio.