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Presentato il progetto “Impariamo a riusare”

8 Maggio 2015

 

 


“Impariamo a riusare”
è il progetto pilota per la “Realizzazione di una rete di soggetti specializzati per il recupero di beni ancora riutilizzabili” che verrà sviluppato nei territori dei Comuni di Albano Laziale e di Velletri.

L’iniziativa è stata presentata giovedì in un incontro presso la “Sala Giunta” del Comune di Albano Laziale, cui hanno partecipato i Consiglieri delegati della Città metropolitana di Roma Capitale Michela Califano e Massimiliano Borelli, il Sindaco di Abano Laziale Nicola Marini e il Consigliere Luca Andreassi.

Il progetto, ideato e patrocinato dalla Città metropolitana di Roma Capitale, e che verrà attuato da WWF Ricerche e Progetti srl, Occhio del Riciclone Italia Onlus e Meno Rifiuti srl, con l’adesione dei due Comuni è finalizzato ad incentivare la diffusione di pratiche virtuose di “scambio-baratto”, a favorire l’ acquisto di beni “seconda vita”, ad allungare il ciclo di vita dei prodotti riducendo il “rifiuto finale”, agevolando altresì la fascia economicamente più debole della cittadinanza.

“La Città Metropolitana – ha dichiarato il Consigliere delegato alle Politiche delle Risorse Umane Formazione e Politiche del Lavoro della Città metropolitana di Roma Capitale Massimiliano Borelli – può costituire un’importante occasione di crescita dei nostri territori. Questa potrà concretizzarsi solo se saremo in grado di stimolare grandi dosi di innovazione e protagonismo da parte degli Enti locali e dei cittadini che vivono, usano, trasformano le nostre realtà e di costruire vere sinergie tra Comuni e settori di intervento”. “ Il Progetto “Impariamo a riusare” – ha aggiunto Borelli – vuole incarnare questa filosofia, chiamando a collaborare due territori vicini ma differenti, il Comune di Albano Laziale e quello di Velletri, e fondendo nel concetto di Impresa sostenibile “a Km zero” sia i temi del Riuso e della Riduzione dei Rifiuti sia quelli della Formazione e del Lavoro”.

“La Città metropolitana di Roma Capitale, al di là delle carenze normative nazionali e regionali in tema di riutilizzo – ha dichiarato Michela Califano, Consigliera delegata alla Pianificazione e gestione ecosostenibile dei sistemi ambientali e sistemi di informatizzazione e digitalizzazione – ha voluto sviluppare una propria iniziativa finalizzata a promuovere una maggiore diffusione di quelle pratiche volte ad allungare il ciclo di vita dei Beni e dei prodotti, anche attraverso il riutilizzo degli stessi e a formare un’economia locale e territoriale dedicata al riuso, attraverso l’attivazione di micro imprenditorialità specializzate, inserite in una filiera di prossimità e a kmO, capaci di valorizzare, sfruttare e restituire al territorio il valore intrinseco del rifiuto, producendo un nuovo business e nuove opportunità di lavoro”.

Le attività del progetto consisteranno, in particolare, nel fornire supporto per:

1) la redazione di un regolamento comunale dedicato;
2) l’organizzazione e attivazione di un Bando per il reclutamento di operatori economici, artigiani, artisti e giovani del territorio interessati a partecipare a percorsi di formazione/assistenza, che li mettano nelle condizioni di proporre, successivamente, la propria candidatura a componenti della Rete provinciale dei: “Barattatori –Riutilizzatori – Riprogettatori, specializzati di Beni Riutilizzabili”;
3) l’integrazione delle attività di riutilizzo dei beni all’interno di una strategia complessiva di riduzione e prevenzione dei rifiuti;
4) la redazione di apposite Linee Guida per la certificazione degli operatori specializzati nel riutilizzo dei beni.
Successivamente un portale internet sarà dedicato alla rete del riuso e costituirà il punto di incontro tra gli operatori della rete e dei cittadini.
Entro il mese di maggio, in ognuno dei due Comuni, sarà completato il Censimento degli operatori locali dediti ad attività di Riutilizzo, Baratto, Upcycling, Riparazione e altre attività connesse al riutilizzo dei beni e verrà pubblicato il Bando per il Reclutamento degli Operatori che parteciperanno agli incontri formativi.

“Questo progetto – ha dichiarato Nicola Marini, Sindaco di Albano Laziale – si inserisce nella complessa programmazione sulla gestione dei rifiuti attuata dal Comune di Albano Laziale. In questi anni abbiamo cercato di dare un chiaro indirizzo, caratterizzato dalla massima differenziazione del rifiuto, salvaguardando i costi e favorendo opportunità occupazionali. L’iniziativa presentata oggi, quindi, è l’ennesimo passo di questo percorso”
“Siamo orgogliosi – ha aggiunto Luca Andreassi, Consigliere di Albano Laziale – di attuare sul nostro territorio un progetto virtuoso come questo, importante sia nell’ambito del rispetto dell’ambiente, che in quello sociale. Svilupperemo la cosiddetta “Filiera corta”, riducendo in questo modo il rifiuto finale. Inoltre organizzeremo e attiveremo un bando per il reclutamento di cittadini da impiegare all’interno del processo di riutilizzo degli oggetti. In tal senso avremo un occhio di riguardo verso i disoccupati del territorio, dando loro una nuova opportunità”.