Oggi a Palazzo Valentini la presentazione del libro “Le leggi delle donne che hanno cambiato l’Italia”, a cura della Fondazione Nilde Iotti. A coordinare l’incontro la Presidente della Fondazione, Livia Turco, con gli interventi di Miguel Gotor, Storico e Assessore alla Cultura del Comune di Roma, Marco Damilano, Giornalista e saggista, Patrizia Gabrielli, Docente dell’Università di Siena, Dipartimento di Scienze Politiche ed Internazionali, Maddalena Vianello, saggista.
Un’opera collettiva che ricostruisce 70 di storia d’Italia attraverso le leggi e le conquiste volute, proposte e sostenute dalle donne, protagoniste della vita repubblicana fin dagli inizi, che hanno cambiato e fatto evolvere il Paese, con la loro presenza all’interno delle Istituzioni, capaci di dialogare con la società civile. Un filo rosso che accompagna il processo di modernizzazione e riforma dei diritti politici, economici, familiari, mettendo al centro la dignità della persona, la tutela della salute, il lavoro, la parità di genere.
“E’ estremamente emozionante ripercorrere la storia del nostro Paese dalla liberazione fino ad oggi, attraverso i momenti più complessi e le battaglie più importanti per i diritti che hanno trasformato la nostra società, ponendo le basi di quel welfare di comunità nel cui solco continuiamo a operare, per continuare a migliorare la vita di tutte e tutti e consentire il superamento di barriere, disuguaglianze e discriminazioni. Ringrazio la Fondazione Nilde Iotti e la Presidente Livia Turco, per quest’opera di ricostruzione storica in grado di restituire il contesto sociale e il tessuto storico, politico e culturale in cui quelle leggi e quelle riforme sono state raggiunte, ottenendo diritti che oggi diamo per scontati, ma che allora non lo erano affatto. Le donne nelle istituzioni sono state artefici, tra l’altro, di quel welfare familiare che ha consentito la parità di accesso alle carriere, pubbliche e private, e autrici di riforme che hanno portato innovazioni sociali e culturali, nel merito e nel metodo, come la stessa legge 328 del 2000. Una norma che ha impostato modelli avanzati di integrazione socio-sanitaria per la presa in carico di disabili e non autosufficienti, che ancora oggi stentano a partire, ma che è stata frutto di un percorso partecipato e condiviso con la società civile. Un esempio di partecipazione democratica che mettiamo in pratica nel nostro agire all’interno delle istituzioni che amministriamo, portando avanti politiche sociali, dai tavoli della convivenza al budget di salute, secondo il principio di coprogettazione e coprogrammazione, ispirati dalla visione e dalla passione delle donne che sono state protagoniste del cambiamento di questo paese”.
Tiziana Biolghini, Delegata alle Pari Opportunità, Politiche Sociali, Cultura, Partecipazione, Trasparenza, Anticorruzione della Città Metropolitana di Roma Capitale.