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Forestazione, 50 mila piante a Capranica Prenestina. Sanna: “Un’opera di riqualificazione del territorio che porterà migliori condizioni di vita e di benessere peri cittadini”

1 Aprile 2025

Il comune di Capranica Prenestina, situato nel cuore dei Monti Prenestini, sta diventando un esempio virtuoso di impegno ambientale grazie a un ambizioso progetto di forestazione. L’iniziativa, che coinvolge la piantumazione di 50 mila piante di alberi autoctoni, mira a ripristinare e ampliare le aree boschive del territorio, contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico e alla tutela della biodiversità.

Oggi, con la visita del Vicesindaco di Città metropolitana di Roma Capitale Pierluigi Sanna, accompagnato dai Consiglieri Metropolitani Alessia Pieretti e Roberto Eufemia, assieme al Sindaco di Capranica Prenestina Francesco Colagrossi, ha preso vita ufficialmente il progetto di forestazione.
La delegazione della Città Metropolitana di Roma Capitale ha visitato l’area da cui è possibile vedere una parte del versante dove sono state eseguite le piantumazioni. Come a Segni, il terreno impervio e i grandi declivi hanno reso necessario l’impiego di animali da soma per il trasporto dei materiali. I Monti Prenestini presentano infatti le caratteristiche delle due fasi principali dell’evoluzione geologica, dove si alternano aree costituite da pianori e colline, con i sedimenti vulcanici dell’attività dei Castelli Romani, a aspri monti e falesie frutto della più antica fase tettonica su sedimenti carbonatici. Si è dunque scelto alberi e arbusti adeguati alle condizioni geologiche ed atmosferiche della zona, con acero, frassino, cerro, carpino, e specie arbustive a protezione come rosa canina, sorbo, viburno, corniolo.

Si tratta della più ampia delle tre zone incluse nel progetto RM04 Rilievi orientali dei Monti Lepini e Prenestini, relativo anche ai Comuni di Segni e Montelanico, che qui si estende per circa 50 dei 94 ettari complessivi.

“Il grande progetto di forestazione portato avanti da Città metropolitana sotto la guida del Sindaco Gualtieri, comprende aree urbane e periurbane come aree naturali in tante parti del territorio metropolitano, e seguye la necessità di garantire elevata diversità di specie arbustive e arboree autoctone, al fine di attivare il recupero spontaneo della vegetazione e il collegamento con quella già presente. Una visione avanzata di rimboschimento, cui seguirà una manutenzione costante per i successivi 5 anni in modo da controllare la crescita e sostituire le fallanze.
I nuovi boschi che Città metropolitana grazie al PNRR sta facendo nascere, sono caratterizzati da un’elevata eterogeneità floristica, resilienti e multifunzionali, capaci cioè di fornire molteplici benefici all’ecosistema, di assorbire CO2, di contrastare il cambiamento climatico. Secondo gli scenari, infatti, l’attuazione di politiche climatiche impatterà sull’aumento delle temperature, mitigandolo in modo considerevole. In quest’area già caratterizzata da una forte vocazione ambientalista – è vicina la zona speciale di conservazione di Monte Guadagnolo – da numerosi percorsi naturali fino alle pareti di arrampicata, riusciamo a ripristinare un’area boschiva di quasi 50 ettari, che arricchirà ulteriormente il vasto territorio dei Monti Prenestini e le possibilità di fruizione turistica di queste aree, tra pascoli e sentieri. In prospettiva, far sorgere nuovi boschi, più che compatibili con le caratteristiche climatiche e geomorfologiche del luogo, è un’opera di riqualificazione del territorio che guarda anche a predisporre le migliori condizioni di vita e di benessere per i cittadini, considerando la forte probabilità che in un futuro prossimo si verifichi uno spostamento dalle aree più densamente popolate delle città alle zone collinari e di montagna”.

Il Vicesindaco di Città metropolitana di Roma Capitale Pierluigi Sanna.