MENU

Città metropolitana di Roma: il Consiglio metropolitano unanime per garantire maggiore trasparenza sul patrimonio immobiliare e dire no all’ossidatore di Civitavecchia

5 Aprile 2016

Il Consiglio della Città Metropolitana di Roma Capitale si impegna per la totale trasparenza nella gestione del patrimonio immobiliare. Approvata all’unanimità la mozione del Consigliere Alessandro Priori, Presidente del Gruppo Misto “Movimento Civico Cuori Italiani”, in cui si richiede un censimento completo e aggiornato di tutto il patrimonio della Città Metropolitana e delle sue specifiche destinazioni, da rendere pubblico attraverso i propri canali di informazione.

Per avere piena consapevolezza della gestione patrimoniale, l’intero Consiglio metropolitano ha condiviso l’esigenza di una ricognizione approfondita del patrimonio e delle sue destinazioni, dalle concessioni in essere sugli spazi e le pertinenze degli istituti scolastici affidate ad enti, cooperative e associazioni per attività extra-scolastiche, alla verifica dei contratti di locazione, dei canoni di affitto e delle morosità per gli appartamenti ad uso abitativo.

Un’assunzione di responsabilità da parte di tutte le componenti politiche dell’Ente, condivisa pienamente dal Vice Sindaco della Città metropolitana di Roma, Mauro Alessandri, per scongiurare l’ipotesi che si configurino danni economici per le casse della Città Metropolitana ed emergano ingiustificati benefici per i privati. Si dà così un chiaro e condiviso indirizzo politico verso un’azione amministrativa efficiente e improntata alla valorizzazione del bene pubblico, prevenendo ulteriori strumentalizzazioni da parte degli organi di stampa nazionali e locali che hanno di recente sollevato dubbi di legittimità, sull’onda dello scandalo di “affittopoli”, sulla gestione dei canoni di locazione e sulle concessioni in essere, su cui la Città Metropolitana ha già fornito chiarimenti.

“Anche la seconda mozione presentata da Priori – dichiara Mauro Alessandri – contro l’ipotesi di costruzione di un impianto di ossidazione termica, destinato allo smaltimento di armi chimiche e batteriologiche, ha trovato la condivisione unanime della maggioranza di governo, impegnando tutto il consiglio metropolitano a sostenere la contrarietà a qualsiasi altro impianto di incenerimento, presso il comprensorio militare di S. Lucia, nel comune di Civitavecchia, che ospita il Centro Tecnico logistico N.B.C. del Ministero della Difesa”.

Nel territorio di Civitavecchia il livello di saturazione ambientale è già a livelli di guardia: sono presenti una centrale a carbone che smaltisce circa 4 milioni di tonnellate annue, una centrale a ciclo combinato gas e olio combustibile, oltre all’impatto ambientale del porto, in cui transitano annualmente circa 3 milioni di persone, oltre all’attività industriale.