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Città metropolitana: Ascani “Lo sport vince insieme al ricordo”

5 Febbraio 2016

 

 

 

 

 

 

Il Consigliere delegato della Città metropolitana Federico Ascani ha partecipato alla conferenza stampa per la presentazione della manifestazione sportiva “Corsa del Ricordo”, organizzata dall’Asi (Associazioni sportive sociali italiane), per sostenere l’iniziativa della corsa podistica che si svolgerà  Roma il prossimo 7 febbraio, in occasione della “Giornata del Ricordo”, in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo Giuliano – Dalmata.

“La Città metropolitana di Roma Capitale è ben lieta di accogliere l’invito dell’organizzazione che per il terzo anno consecutivo organizza la “Corsa del Ricordo” – ha dichiarato il Delegato della Città Metropolitana di Roma, Federico Ascani – Il nostro sostegno a queste manifestazioni, che grazie allo sport, coniuga i fatti della storia che hanno costretto tante persone a reinventare la propria vita, nelle difficoltà che possiamo solo immaginare, ha da subito ricevuto tutto il nostro apprezzamento e vicinanza”.

“Le barbarie in cui sono stati purtroppo coinvolti gli italiani istriano-dalmati – ha detto Ascani – non devono farci dimenticare mai quelle minoranze che spesso vengono marginalizzate dai più grandi eventi mediatici. Lo sport, diventa in questo caso, motivo di collante emotivo ed istituzionale, nel rispetto di tutte quelle famiglie che hanno dovuto sopportare ingiuste vessazioni. Questa manifestazione sportiva, aiuta anche le Istituzioni a non cancellare quel ricordo”.

“Riteniamo giusta la scelta di affiancare alla gara vera e propria, una marcia del ricordo che avrà due testimonial di eccezione, come Abdon Pamich, esule Giuliano-Dalmata che vinse l’oro Olimpico a Tokyo nel 1964, ed il lanuvino Sandro Bellucci, terzo posto sul podio Olimpico a Los Angeles nel 1984. Il mio augurio, che rivolgo soprattutto ai giovani, è quello di mantenere sempre viva l’importanza dello sport, come strumento di condivisione, per avere nel cuore l’esempio di chi, come tanti esuli, sono riusciti a tagliare il nastro della vita”.