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Ambasciatori No al razzismo, oggi l’incontro a Bracciano con le consulte e gli studenti

17 Marzo 2025

Oggi a Bracciano l’incontro del progetto “Ambasciatori No al razzismo”, promosso dalla Città metropolitana di Roma Capitale in collaborazione con UNAR, per la XXI Settimana d’azione contro il Razzismo. L’evento si inserisce nel percorso portato avanti con le scuole del territorio, che si è articolato in giornate formative e con il concorso interculturale “manifesto No razzismo”, di cui ieri si è conclusa la votazione on line.
Il 21 marzo, presso la sala della Protomoteca in Campidoglio, la premiazione e il conferimento del titolo di “Ambasciatore contro il razzismo”. L’iniziativa, nata all’interno dei Tavoli metropolitani della convivenza, ha coinvolto tutti gli Istituti comprensivi del territorio metropolitano. All’incontro di Bracciano, ad aprire i lavori il Sindaco Marco Crocicchi e la Consigliera Tiziana Biolghini, Consigliera delegata Pari Opportunità, Politica sociale, Cultura e Partecipazione di Città metropolitana di Roma Cpitale. Sono intervenuti le consulte comunali, le associazioni locali e i rappresentanti degli studenti degli Istituti Superiori “Ignazio vian” E “Luca Paciolo”. L’incontro si è tenuto presso il nuovo Centro civico comunale, tra i cui gestori figura la stessa Consulta dei giovani.

“La settimana mondiale contro il razzismo è un momento fondamentale per ricordare come il male si sia radicato nelle nostre società contemporanee, a partire dalle leggi razziali del 1938. La follia nazista iniziò con lo sterminio di 86.000 persone disabili, perché il razzismo è una delle tante forme di discriminazione che si legano tra loro: combatterle, significa costruire un’identità personale e collettiva più serena, accettando tutte le diversità e riconoscendone le ricchezze. Perché riconoscere il valore delle culture altre è una ricchezza che fa bene a tutte e a tutti. Città metropolitana ha in progetto di aprire un centro antidiscriminazione che, partendo dal polo Civico Esquilino, possa collegare tutti i comuni metropolitani, per fare rete e mettere in condivisione esperienze e conoscenze, comprendendo cosa davvero serve nei territori. Alla base, vogliamo supportare la società civile che si impegna in questa direzione e seminare la cultura dell’umanità e del rispetto, che parta dal diritto all’esistenza e dal bisogno di conoscenza. Così i giovani possono crescere in maniera sana, e fondare comunità dove le tante culture che si incontrano possano essere riconosciute come valore e ricchezza per tutte e tutti”.