La terra come luogo di prossimità regala un valore aggiunto ai bisogni di persone che possono ricominciare la loro vita o alleviare una problematica grazie al lavoro nelle fattorie, orti urbani e nelle cooperative sociali. Un settore da sostenere e valorizzare come ha fatto la Spi Cgil di Roma e Lazio e CNCA in un convegno sulla Responsabilità sociale e sostenibilità ambientale, “Le sfide dell’agricoltura sociale”.
È di circa 20 anni fa la prima delibera provinciale di iniziativa consiliare sull’agricoltura sociale e oggi in Città metropolitana intendiamo riprendere la fondamentale funzione politica di coordinamento delle attività nell’area che era della Provincia.
Durante il Governo Zingaretti abbiamo fatto tanto, ma non abbastanza. Oggi serve una legge Regionale a tutela delle esperienze che hanno arricchito e continuano ad arricchire il nostro tessuto sociale e le nostre comunità permettendo alle persone fragili di esprimere se stesse trovando uno scopo di vita.
La capacità di creare filiere virtuose, dalla produzione alla vendita, permetterebbe di de-istituzionalizzare un grossa parte di assistiti del SSN, restituendo felicità alle vite di quelle persone che oggi, nei centri diurni, continuano a fare sempre le stesse cose come ingranaggi di macchine che non andranno da nessuna parte.
L’agricoltura sociale è una cosa semplice e complessa, che aiuta a creare senso e a curare le persone. Tutte le persone. E per questo va sostenuta. La terra che cura e la cura della terra. Assieme all’Assesore Capitolino Andrea Catarci lavoreremo in sinergia per completare questo importante lavoro per i cittadini e per una nuova economia solidale”.
Tiziana Biolghini, Consigliera Delegata Pari Opportunità CMRC