Per celebrare il “Giorno del Ricordo”, la Città metropolitana di Roma e l’Associzione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – Comitato provinciale di Roma, hanno organizzato, nella Sala Consiliare di Palazzo Valentini, un concerto di archi del Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma. Giorno dedicato alla tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra.
“La Città metropolitana – ha dichiarato il Vicesindaco Sanna – ha voluto dare il suo contributo di verità e narrazione di quei terribili anni, attraverso un concerto; la cultura è la strada che deve guidare ogni processo di sensibilizzazione e insegnamento per quanti hanno smarrito la curiosità della conoscenza. Assieme alla Presidente Donatella Shurzel, che ringrazio, abbiamo voluto impegnarci nel ricordare questo tragico periodo storico, per non trascurare le sofferenze di quella guerra per troppi anni dimenticate.”
«Questo Concerto non ha voluto solamente celebrare temi legati al Giorno del Ricordo, come l’Esodo e la nostalgia degli esuli per le terre che hanno abbandonato – spiega la professoressa Donatella Schürzel, organizzatrice dell’evento e presidente del comitato provinciale di Roma dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – ma anche dare visibilità ad autori che dalle terre dell’Adriatico orientale provengono ed hanno fornito il loro contributo alla cultura italiana nell’ambito musicale. Dalle opere liriche musicate da Smareglia all’uso della dodecafonia che ebbe in Dallapiccola il suo primo interprete in Italia, passando per la musica leggera di Soffici e le ricerche di musicologia di Donorà, l’italianità adriatica orientale ha espresso grandi artisti e ancora oggi italiani autoctoni lì residenti o discendenti di esuli tengono alto il buon nome di questa tradizione».