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Istituto Comprensivo Giuseppe Impastato – Roma

ISTITUTO

COMPRENSIVO

I.C. GIUSEPPE IMPASTATO- COMUNE Roma Municipio VI

CLASSE 3°A Scuola secondaria di I grado

 

Il tema del Razzismo è stato affrontato dalle docenti referenti sia in Italiano, Storia, Geografia, Arte, sia come argomento trasversale di Educazione Civica, cercando di trasmettere più punti di vista e di stimolare domande ed idee nei ragazzi.

Con la docente di Lettere si sono approfondite le figure di Desmond Tutu, Martin Luther King, Nelson Mandela, Gandhi, focalizzando l’attenzione sulla loro vita e sui loro ideali concretizzati in alcuni eventi e citazioni. Dal punto di vista storico gli alunni hanno ripercorso le tappe che hanno visto sorgere l’ideologia del razzismo: la concezione pericolosa che esista tra gli uomini una gerarchia tra gli esseri umani, distinguendo tra gruppi superiori e inferiori. Teorie che nel Novecento furono sostenute da Fascismo e Nazismo secondo cui la purezza delle “razze “dominanti andava tutelata riducendo in schiavitù le “razze” inferiori ed eliminando quelle ritenute nemiche o dannose. Gli alunni hanno riflettuto sul fatto che non esiste nessuna base scientifica per stabilire graduatorie fra etnie umane e nutrire pregiudizi sul comportamento di un individuo sulla base del suo Paese di origine o del colore della pelle. Il percorso di Ed.Civica ha consentito alla classe , partendo dall’Art. 3 della Nostra Carta Costituzionale del 1948, di ragionare sul significato di uguaglianza tra cittadini, sul concetto di libertà e di progresso democratico.

In Arte si è scelto di affrontare il tema con Leggerezza; visto anche il mix degli alunni e le loro specificità, si è puntato ad un elaborato collettivo, un collage multimediale, con graficizzazione in positivo di cosa può unire, cosa o chi ti rende più forte, cosa porta a mettersi in discussione e migliorarsi; piuttosto che focalizzarsi su cosa divide.

Questo percorso, organizzato in più lezioni, si è svolto utilizzando gli strumenti assolutamente inclusivi dei Colori, con la Pop Art, e della Fotografia, con propri primi piani; prima lavorando a mano in aula e poi collezionando anche un elaborato su pc, risultato del montaggio di singole foto modificate con app (selfie pensati e rielaborati in modo creativo).

La Pop Art si aggancia perfettamente al programma di Arte di terza media, ma anche e soprattutto a stimoli oggettivi recenti arrivati ai ragazzi da installazioni di artisti pop visti in tv sul teatro dell’Ariston a Sanremo, piuttosto che dall’allestimento di un nuovo spazio espositivo a Roma nell’ex Vaccheria dell’EUR, di cui abbiamo parlato in classe e che alcuni di loro hanno visitato di persona e/o visiteranno a breve.

La Fotografia è stata invece una scelta legata: sia ad un argomento da poco affrontato in Storia dell’Arte (la seconda parte del 1800, l’invenzione della macchinetta fotografica e gli impressionisti); sia a degli approfondimenti fatti con la classe sui concetti di inquadratura, illuminazione/esposizione, composizione e cornice, applicati a foto realizzate da loro stessi, per provare ad usare in maniera più consapevole le funzioni anche di un semplice telefonino.

La scelta dei volti e di metterci la faccia, in senso letterale, nasce anche e soprattutto da alcune citazioni di TUTU:

“Se resti neutrale in una situazione di ingiustizia, hai scelto la parte dell’oppressore”

“La mia umanità è legata alla tua, perché possiamo essere umani solo insieme.”

Partiti da un brainstorming e dalla condivisione di diverse immagini e suggestioni, ci siamo concentrati su:

  • le ripetizioni di volti colorati, “miti” di un periodo come nelle opere Pop Art di Andy Warhol
  • i lavori del fotografo Toscani, scomparso da poco, famoso anche per le sue pubblicità
  • l’idea di cambiare modo di guardare, punti di vista, occhi e sguardi per creare legami umani
  • i personaggi senza volto e surreali di Magritte

Mixando questi elementi abbiamo concretizzato poi il tutto ragionando su una griglia fatta dai volti dei ragazzi, insieme a quella di alcuni adulti per loro importanti nell’affrontare il tema del razzismo, volti con occhi che guardano dritto in faccia chi gli è davanti, il tutto arricchito con colori forti e brillanti, che trasmettono quella dose di leggerezza ed ottimismo tanto importanti soprattutto in questa fascia di età.

Tutto il percorso non sarebbe stato lo stesso senza il supporto costante delle docenti di sostegno che hanno seguito tutto il gruppo classe, pur con particolare attenzione ai sentimenti e stati d’animo di tre dei nostri ragazzi durante le attività.

Infine, ci tenevamo a ringraziarVi per l’opportunità che ci avete dato di affrontare questo tema in maniera trasversale, sottolineandone l’importanza in un concorso.

L’abbiamo proposta ai ragazzi di questa classe terza come un’ulteriore occasione di crescita, in vista anche dell’esame e dei cambiamenti che affronteranno l’anno prossimo, per stimolare il loro spirito critico, per ragionare sulle scelte singole e su quelle collettive, sul concetto di comunità (che deve avere dei valori comuni), un’occasione per confrontarsi, apprezzando le differenze, ma anche cercando le somiglianze, ciò che unisce all’interno di un gruppo inclusivo (i sentimenti, l’arte, le idee, i legami, l’amicizia, il coraggio).