So quello che voglio, ho uno scopo, un’opinione, una fede e un amore. Lasciatemi essere me stessa, e sarò contenta. So di essere donna, una donna con una forza interiore e tanto coraggio. (Anna Frank)
La Biblioteca Istituzionale e l’Archivio Storico, in questa non lieta e purtroppo sempre attuale ricorrenza e nell’anno delle celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, dedicano a tutte le donne, vittime di abusi, violenze e discriminazioni, il percorso di lettura “ Amor condusse noi ad una morte. Caina attende chi a vita ci spense…, Francesca, Pia, Piccarda”.
Tre figure femminili che sono presenti, pur se in modo diverso, nei Canti della Divina Commedia: Francesca da Rimini, Pia dè Tolomei e Piccarda Donati, protagoniste di dolorose vicende di sopraffazione, violenza o morte.
Sono donne realmente vissute che hanno subito un’ingiustizia o un’oppressione, come Pia e Francesca, o che sono state sopraffatte dal destino preparato per loro dalla famiglia e dalla società del tempo, come Piccarda. Ad ognuna è dedicato una piccola sezione del percorso di lettura, con versi, stampe, risorse digitali, immagini tratte dalle tavole illustrate delle cantiche della Commedia (1824-1826) di Bartolomeo Pinelli, in Bartolomeo Pinelli romano, le sue invenzioni sullo stesso poema di Dante Alighieri di propria mano incise, Roma, 1824-1826 e dal volume Salvador Dalí . La Divina Commedia e altri temi. Opere grafiche, testo di Gian Luca Gualandi, Bologna, Bora, stampa 1994.
Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende,
prese costui de la bella persona che mi fu tolta;
e ‘l modo ancor m’offende.
Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m’abbandona.
Amor condusse noi ad una morte.
Caina attende chi a vita ci spense.
Queste parole da lor ci fuor porte.
Divina Commedia- Inferno, V Canto, vv. 100-108
Francesca da Rimini, fu promessa in sposa a Gianciotto Malatesta (uomo di aspetto terribile) per siglare un accordo di pace tra le due famiglie. Il padre della giovane la ingannò facendole credere che avrebbe sposato Paolo il bellissimo fratello di Gianciotto. Purtroppo il giorno delle nozze l’amara realtà fu svelata e Francesca che si era innamorata di Paolo a prima vista non potè opporsi al suo destino. Grazie però alla passione in comune per i romanzi cavallereschi, Paolo e Francesca divennero amanti ma per poco: Gianciotto li scoprì e li uccise con la sua spada.
Francesca racconta la sua storia a Dante nel Canto V dell’Inferno. Dante, tramite le parole di quel discorso, caratterizza la giovane dannata come una delle donne più interessanti, forti e profonde dell’intera opera: decidendo di far tacere Paolo (il quale riesce solo a sospirare e piangere) crea una scena del tutto fuori dal comune per l’epoca. Francesca parla, denuncia, si arrabbia, si rattrista e sembra sostenere anche il dolore del suo amante.
- rancesca da Rimini, di Silvio Pellico (1815)
- Francesca da Rimini, di Gabriele d’Annunzio (1901). Con Eleonora Duse nei panni di Francesca.
- Francesca da Rimini; or, The Two Brothers, regia di James Stuart Blackton (1908). Cortometraggio muto. Tratto dalla tragedia di D’Annunzio.
- Francesca da Rimini, regia di Blackton (1910)
- Paolo e Francesca, regia di Raffaello Matarazzo (1949)
- Pëtr Il’ič Čajkovskij, Francesca da Rimini op. 32 fantasia sinfonica)
- Sergej Rachmaninov, Francesca da Rimini (opera lirica)
Deh, quando tu sarai tornato al mondo,
e riposato de la lunga via»,
seguitò ‘l terzo spirito al secondo,
ricorditi di me, che son la Pia:
Siena mi fé, disfecemi Maremma:
salsi colui che ‘nnanellata pria
disposando m’avea con la sua gemma
Divina Commedia- Purgatorio, V Canto, vv. 130-136
Dante dedica le terzine finali del canto V del Purgatorio a Pia De Tolomei, che espia la colpa di non aver mantenuto il suo voto: la delicatissima apparizione di Pia che prende la parola dopo la descrizione delle potenze infernali si delinea con pochi versi di straordinaria dolcezza. La penitente è meno insistente degli altri, prega Dante di ricordarsi di lei quando sarà tornato sulla Terra. Questi ultimi tre versi sono un’epigrafe funeraria con l’indicazione del luogo di nascita e di morte di Pia e l’accusa molto velata e in tono con il personaggio rivolta al marito per averla uccisa, senza alcuna parvenza di rancore o di biasimo.
Risorse digitali:
- Gaetano Donizetti, Pia de’ Tolomei, Registrazione sonora musicale – Naxos Digital Services US Inc.
- Gianna Nannini Pia come la canto io, in collaborazione con Pia Pera, album streaming (Sanremo 2007)
- Bartolomeo Sestini La Pia de’ Tolomei, leggenda romantica, poemetto (1822). PDF
- Dantedì: Sbragia legge l’incontro con Pia de’ Tolomei (Raiplay)
- Una nuova proposta di lettura per la Pia senese di Dante di Mario Ascheri
- Pia de’ Tolomei di Gerolamo Lo Savio (1910), con Francesca Bertini
- Pia de’ Tolomei, di Esodo Pratelli (1941), con Germana Paolieri. Streaming
- Pia de’Tolomei, di Sergio Grieco (1958), con Bella Darvi, Ilaria Occhini e Arnoldo Foà. Archivio Luce (Ilaria Occhini)
ma riconoscerai ch’i’ son Piccarda,
che, posta qui con questi altri beati,
beata sono in la spera più tarda.
[…]
Dal mondo, per seguirla,
giovinetta fuggi’ mi,
e nel suo abito mi chiusi
e promisi la via de la sua setta.
Uomini poi, a mal più ch’a bene usi,
fuor mi rapiron de la dolce chiostra:
Iddio si sa qual poi mia vita fusi.
Divina Commedia- Paradiso, Canto III, vv. 51-53 e 102-108
Piccarda Donati fu fatta uscire con la forza dal convento
dell’Ordine delle Clarisse nel quale aveva scelto di
rinchiudersi prendendo come sposo Cristo, costretta
dal fratello Corso Donati, tra il 1283 e il 1293,
a sposare un ricco rampollo, Rossellino della Tosa,
uno dei Neri più facinorosi.Piccarda è il primo personaggio
che Dante incontra nel Paradiso e dalle sue parole rivolte
al Poeta trapela lo strazio della violenza subita; essa resta
sullo sfondo, eppure se ne percepisce l’eco.
Lei, votata a Santa Chiara, nel cuore si è sempre sentita
legata ai voti fatti, e questo l’ha salvata. Anche lo spirito vicino,
Costanza d’Altavilla, che aveva scelto in segreto la vita monastica,
ha subito la stessa violenza: fu costretta a sposare l’imperatore Enrico VI,
cui diede un figlio, Federico II di Svevia. Piccarda e Costanza hanno
vissuto nell’ossequio ai doveri imposti dal loro status sociale .
Bartolomeo Pinelli romano, le sue invenzioni sullo stesso poema di Dante Alighieri di propria mano incise, Roma, 1824-1826
BIBL CMRC INC. II 38
Salvador Dalí . La Divina Commedia e altri temi. Opere grafiche, testo di Gian Luca Gualandi, Bologna, Bora, stampa 1994.
BIBL CMRC I 375
Immagini:
Bartolomeo Pinelli, Forastiera sorpresa dai briganti
Renato Guttuso, Paolo e Francesca
Bartolomeo Pinelli, Galeotto fu il libro e chi lo scrisse, Canto V dell”Inferno
Gustavo Dorè, Canto V Inferno, Paolo e Francesca e Canto V Purgatorio, incontro con Pia de Tolomei
Gabriel Dante Rossetti, Pia de Tolomei
Nello della Pietra e Pia de’ Tolomei, di Alfonso Balzico, 1868, Galleria nazionale d’arte moderna, Roma
Piccarda Donati fatta rapire dal convento di Santa Chiara dal fratello Corso, Raffaello Sorbi (Firenze1844-1931), Palazzo Pitti, FIrenze
Piccarda Donati, in La Divina Commedia e altri temi. Opere Grafiche di Salvador Dalì
Bartolomeo Pinelli, Incontro con Piccarda Donati, Canto III Paradiso