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Da crisi a opportunità: come la Città metropolitana di Roma ha risposto all’emergenza

29 settembre 2020 – Cities4apprenticeship

Panellist 4: Metropolitan city of Rome – Virginia Raggi, Mayor of Rome

Da crisi a opportunità: come la Città metropolitana di Roma ha risposto all’emergenza

L’emergenza Covid 19 che ha travolto i nostri paesi ci ha portato ad una rapida ridefinizione del modo di erogare servizi alla cittadinanza, oltre che alla nuova regolazione, secondo le norme di prevenzione e sicurezza, delle modalità stesse della vita comune, dal trasporto alla mobilità agli accessi. È stata anche un’opportunità di accelerazione per l’attuazione di politiche a supporto dei cittadini. Nel complessivo impatto socio-economico, che ha riguardato la limitazione o la chiusura delle attività produttive oltre che dei servizi scolastici e di formazione, le istituzioni sono state pronte a rispondere con determinazione e impegno accelerando i cambiamenti e intervenendo nella correzione delle disparità, da quelle tecnologiche (digital divide) a quelle di connessione fisica.

Sin dalle fasi più acute dell’emergenza, la Città metropolitana di Roma Capitale si è attivata per una rapida ripresa delle attività didattiche e di formazione partendo dal superamento delle difficoltà di accesso al digitale. Un campo su cui da tempo, ad esempio il Progetto di rete wi-fi metropolitana, la più grande rete pubblica d’Italia, il nostro ente è impegnato. Durante il lock down, con l’impegno del nostro corpo di polizia metropolitano, abbiamo poi provveduto alla consegna di tablet e dispositive digitali alle famiglie degli studenti degli istituti superiori, garantendo l’accesso alle attività didattiche a distanza. Abbiamo sviluppato e attivato, a partire dai nostri centri professionali (anch’essi necessariamente chiusi durante il lockdown) una piattaforma di e-learning innovativa, Accade scuola.

La piattaforma Accade pone le basi di un nuovo modello didattico dove innovazione e tecnologia si intrecciano con le attività tradizionali, nello scenario della “didattica ibrida”, tra aule virtuali e spazi di discussione, sia per arricchire l’esperienza in presenza sia per lo svolgimento di lezioni e esperienze direttamente on line. AccaDe è uno strumento innovativo che vogliamo esportare e rendere accessibile anche per le scuole di tutto il territorio: siamo già al lavoro per individuare soluzioni tecniche e organizzative insieme ai dirigenti scolastici e ai sindaci dei nostri comuni, per rendere esportabile e a disposizione di tutti la piattaforma.

Allo stesso tempo la città di Roma e altri Comuni del territorio metropolitano hanno lavorato per una rapida ripresa agevolando la vita dei cittadini, cogliendo l’opportunità di rendere le nostre città davvero più accessibili e sicure, con misure non solo di protezione della popolazione, specie i più vulnerabili, dagli attuali rischi di contagio, ma anche più resilienti rispetto alla crisi climatica incombente come ad altre emergenze, sanitarie, economiche, sociali.

Un impegno concreto in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile, in particolare l’obiettivo 11 dell’agenda europea: “Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili”.

La crisi attuale è un’opportunità per ripensare il modo in cui viviamo le città, il rapporto tra le città e i loro abitanti, il ruolo degli spazi pubblici urbani, fisici e virtuali, e dei luoghi privati di intermediazione che connettono lavoro e istruzione, e quindi per progettare le città di domani.

Come già prima dell’emergenza, le città stanno ridefinendo la loro identità e le loro priorità per rafforzare la loro preparazione al rischio e la capacità di risposta. Città resilienti significano città più verdi, “smart”, inclusive.

In questo senso, alla riapertura delle attività e degli spostamenti dopo la fase acuta dell’emergenza, il Comune di Roma ha fatto il possibile per migliorare le capacità di spostamento, investendo su mezzi di trasporto alternativi, aggiungendo i monopattini elettrici, leggeri ed ecosostenibili oltre ai già attivi car e bike sharing, andando incontro ai cittadini e alla eco-mobilità pubblica, allo stesso tempo investendo in interventi di microurbanistica, dall’ampliamento delle piste ciclabili, per complessivi 150 km, ad altri interventi di progettazione urbanistica su piccola scala (reimmaginando strade e spazi pubblici) , potenziando le risorse infrastrutturali esistenti, con un attento studio dei dati statistici sugli spostamenti.

Durante il lockdown sono stati pianificati e realizzati piani di micro-mobilità per garantire una mobilità degli studenti e apprendisti più sicura e più sana nelle fasi 2 e 3. La realizzazione di nuove infrastrutture rientra nell’attuazione di politiche urbanistiche e di mobilità pubblica a vantaggio di chi vive le nostre città, in primis lavoratori e studenti.

Città in formazione, città per l’apprendimento: come le istituzioni locali possono rinforzare il ruolo di connessione tra lavoro, formazione e spazi di vita, favorendo accessibilità e mobilità e integrandoli nel complessivo contesto socio-economico dell’area.

La città metropolitana di Roma Capitale ha sperimentato nuove vie per la formazione e le politiche attive, attraverso la connessione di reti formali e informali, e investendo sulle attività di apprendistato esistenti, rinforzando il ruolo dell’ente come connettore e agevolatore di occasioni di scambio e incontro tra domanda e offerta.

Da quando abbiamo aderito, per primi, all’Alleanza EaFa, la Città metropolitana di Roma Capitale ha sviluppato il programma Si, vale! – Sistemi Integrati per la Valorizzazione dell’Apprendistato, dell’apprendimento sul luogo di Lavoro e l’esperienza all’Estero realizzando azioni di promozione e accompagnamento all’apprendistato di qualità a livello metropolitano. Come già dichiarato a giugno, puntiamo sulle opportunità che i programmi per l’apprendistato offrono con lo scopo di rafforzare e qualificare con le nostre azioni il legame tra le politiche attive del lavoro e lo sviluppo sostenibile del territorio.

Per coinvolgere e attivare i diversi stakeholder in azioni innovative e/o ad alto impatto sociale a livello locale, tramite Si, Vale”, abbiamo dato impulso ad inserire l’apprendistato come criterio sociale negli appalti pubblici, per incoraggiare e supportare i comuni e le aziende pubbliche dell’area metropolitana a utilizzare gli appalti pubblici come leva per aumentare il coinvolgimento dei datori di lavoro con apprendistati e altri tipi di formazione. Stiamo avviando un’azione mirata di ascolto, sensibilizzazione e ingaggio delle piccole e medie imprese e dei professionisti: in ottobre verrà lanciato un forum che riunirà rappresentanti dei settori economici, organizzazioni dei datori di lavoro, associazioni professionali (Associazione degli ingegneri, Associazioni dei contabili, ecc.), e un roadshow nei comuni metropolitani.

L’obiettivo principale è costruire connessioni e alleanze tra governo, istruzione / formazione, imprese e comunità locali, anche attraverso la creazione di veri e propri patti locali per le competenze e l’apprendistato. Questo crediamo sia il modo per dare effettivo impulso alle capacità degli attori istituzionali di governo metropolitano mettendo insieme i tre pilastri dello sviluppo sostenibile, economia, società e ambiente, in cui l’apprendistato e la sua qualità sono leva strategica. Le città sono “matchmakers”, creano connessioni tra lavoratori e opportunità d’impiego,  cittadini ai servizi, persone alle persone. Le città possono diventare matchmaker ancora migliori creando politiche su misura che soddisfano le esigenze locali: non saranno solo più competitive, ma anche più inclusive e resilienti.

Un futuro più resiliente per la formazione professionale e l’apprendistato: partire dal network delle città per un confronto comune su nuovi modelli, inclusivi e sostenibili, di formazione professionale e apprendistato di alta qualità.

Voglio infine sottolineare gli impegni principali e l’importanza di rafforzare il network europeo delle città per uno sguardo allargato, lo scambio di conoscenze e di esperienze, la cooperazione e l’internazionalizzazione della formazione e dell’apprendistato.

Nella direzione di un futuro più resiliente per l’istruzione e la formazione professionale e l’apprendistato, è fondamentale una pianificazione futura.

Le città dovrebbero sfruttare le loro connessioni al loro interno e oltre i propri confini. Costruire queste connessioni – sia tra comunità vicine, sia all’interno di una rete globale di città, sia connettendo le aree rurali ai centri urbani – è la chiave per la ripresa delle città all’interno di un mondo interconnesso, che complessivamente deve lavorare per uscire dalla crisi globale del Covid19.

Le città acquisiscono sempre più poteri e responsabilità per modellare, definire e guidare la ripresa e la crescita economica, ciascuna deve investire nei settori chiave che già insistono del proprio territorio, e rendere possibile lo scambio e la connessione con le opportunità di un’economia globale.  Per massimizzare l’impatto, devono iniziare a pensare e ad operare oltre i confini della singola area e della città o territorio che amministrano. Ciò significa costruire e migliorare le opportunità di incontro e scambio tra le città per sfruttare le economie di scala e apprendere reciprocamente dalle esperienze. Le reti di collaborazione tra città europee già includono il Patto dei sindaci sui cambiamenti climatici e la rete delle città per la mobilità che lavora per garantire sistemi di trasporto efficienti. Da giugno 2020, in collaborazione con la Commissione Europea, la città metropolitana di Roma ha lanciato la rete City4apprenticeship, per costruire insieme un modello interconnesso in relazione al lavoro e alle competenze professionali e al ruolo dell’apprendistato di qualità, che sia non solo connessione tra domanda e offerta di lavoro, opportunità di mobilità intereuropea e sviluppo economico dei singoli territori, ma anche sostegno alla transizione verde e digitale, oltreché in linea con il pilastro europeo dei diritti sociali.