La Città metropolitana di Roma Capitale (CMRC) ha partecipato alla prima indagine 2020-21 di avvio del monitoraggio nazionale del Lupo, finalizzata a produrre una prima stima annuale omogenea della distribuzione e consistenza della specie che rappresenti il riferimento iniziale di un piano pluriennale di monitoraggio.
L’iniziativa, coordinata da ISPRA (organo tecnico del Ministero dell’Ambiente del Territorio e del Mare) è di particolare rilievo in quanto per la prima volta è stato messo a punto un protocollo standardizzato a livello nazionale che vede coinvolti operatori appositamente formati per l’indagine.
Nell’ambito di questa attività il 13 settembre u.s. è stato ritrovato un esemplare di Lupo investito in zona limitrofa alla Riserva naturale del Monte Soratte.
Sono intervenuti personale del Comando Stazione Carabinieri Nucleo Forestale Sant’Oreste, personale Operatori Specializzati Ambiente della Riserva naturale Monte Soratte (OSA), personale della Polizia Locale della CMRC come rilevatore del progetto che ha provveduto a compilare la scheda tecnica di rilievo.
La carcassa del Lupo è stata successivamente trasporta dagli Operatori della Riserva (OSA) presso la Riserva regionale Nazzano Tevere Farfa dove i Guardiaparco hanno provveduto a trasportarla all’Istituto Zooprofilattico Lazio e Toscana per gli accertamenti genetici e necroscopici.
Gli investimenti stradali, insieme al bracconaggio con lacci e bocconi avvelenati, sono le prime cause di mortalità del Lupo nel nostro Paese.