Anni 2000-2005
- Sulla base della richiesta dei Comuni del territorio e del mondo dell’associazionismo, l’allora Provincia di Roma avvia, nel 2000, la redazione di un programma di interventi finalizzati alla tutela ed alla valorizzazione degli habitat naturali, dei paesaggi e dell’ambiente dell’Agro, da redigere nel rispetto delle linee guida di Agenda 21 locale e tenendo contro dei progetti già in essere o in corso di elaborazione presso le amministrazioni locali interessate da integrare in un’ottica d’area vasta.
- Il Programma di interventi per la valorizzazione dell’Agro Tiburtino-Prenestino redatto da un gruppo coordinato dal prof. Giuseppe Imbesi del Dipartimento di Architettura e Urbanistica per l’Ingegneria dell’Università di Roma “La Sapienza, viene adottato dalla Giunta Provinciale con propria Deliberazione n. 402/19 del 12/05/2004. Il Programma si presenta come un sistema di interventi con contenuti diversi, di competenza di differenti figure istituzionali (amministrazioni, enti locali, privati, ecc), realizzabile per parti e secondo una gradualità temporale che, partendo dalla vocazione propria dell’area, delinea un modello di sviluppo fortemente connesso ai requisiti ambientali del territorio.
- Sulla base del Programma, e considerato che l’Agro Tiburtino Prenestino rappresenta un’area vasta omogenea con un patrimonio ambientale e culturale di notevole interesse da tutelare e valorizzare, anche per promuovere lo sviluppo sostenibile dell’area stessa, la Provincia di Roma, in qualità di capofila ed a nome e per conto dei Comuni interessati, presenta nel 2005, alla Regione Lazio, ai sensi dell’art.2 della legge regionale 40/99, la candidatura dell’Agro Tiburtino Prenestino, quale area di programmazione integrata per la valorizzazione ambientale, culturale e turistica del territorio.
- Sempre nel 2005 viene avviata una collaborazione con le Sezioni di Roma e Tivoli dell’ Associazione Italia Nostra per la realizzazione di azioni preliminari e propedeutiche all’attuazione del suddetto Programma e, in particolare di una Guida e di un progetto di comunicazione integrata rivolta agli utenti esterni per promuovere gli aspetti ambientali, culturali e paesaggistici del territorio e la sua corretta fruizione.
Anni 2006-2008
- Nell’aprile del 2007 il Servizio Ambiente stipula una Convenzione con la Federazione Italiana Escursionismo – Comitato Lazio e le Sezioni CAI di Tivoli e Palestrina per affidare loro le attività di pulitura, segnatura e messa in sicurezza di 10 percorsi a piedi e che dovranno essere descritti nella Guida e rappresentati nella Carta dei sentieri.
- Viene stipulato, nel dicembre 2007, un Protocollo d’Intesa per la valorizzazione, la tutela e lo sviluppo sostenibile dell’Agro Romano antico tra la Provincia di Roma e sette delle amministrazioni comunali dell’Agro (Casape, Castel San Pietro Romano, Castel Madama, Gallicano nel Lazio, Poli, San Gregorio da Sassola e Tivoli). Il Protocollo, fortemente voluto dai Comuni ed approvato con Deliberazione di G.P. n. 1463/43 del 21/11/2007, costituisce un atto programmatico che impegna gli Enti sottoscrittori a caratterizzare la propria politica territoriale sulla base di obiettivi di valorizzazione generale del territorio stesso.
- Viene stipulato, l’8 febbraio 2008, tra l’allora Assessorato all’Ambiente della Provincia di Roma e il Dipartimento di Architettura e Urbanistica per l’Ingegneria dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” un Accordo di collaborazione culturale e scientifica per la realizzazione di un Museo dei territori degli acquedotti antichi (virtuale e non). Sulla base di questo accordo, nel giugno 2009, la Provincia, presenta alla Regione, all’interno del POR FESR Lazio 2007-2013 Attività II.5 Interventi per la valorizzazione ela promozione dei Grandi Attrattori Culturali una proposta di progetto dal titolo “Il Museo territoriale e virtuale degli acquedotti romani dell’Agro Tiburtino Prenestino – una nuova modalità di valorizzazione e fruizione del territorio” che, ancorché valutata positivamente, non viene finanziata.
- Con propria Deliberazione di Giunta del luglio 2008 la Regione Lazio, recependo la proposta di candidatura presentata nel 2005 dalla Provincia di Roma, istituisce l’ Agro Tiburtino Prenestino quale nuova area di programmazione integrata (API) ai sensi dell’art. 3 della L.R. 40/99 Tale area comprende i territori dei Comuni di Casape, Castel Madama, Poli, San Gregorio da Sassola, Tivoli e Roma VIII Municipio. Dell’API non fanno parte i Comuni di Castel San Pietro Romano, Gallicano nel Lazio e Palestrina che fanno già parte di altra API precedentemente istituita dalla Regione stessa.L’istituzione dell’API Agro Tiburtino Prenestino avvia un percorso di valorizzazione culturale, ambientale e turistica dell’area in questione, le cui linee strategiche e gli interventi proposti sono stati indicati nel Piano Operativo d’Area (POA) del cd. Agro romano antico, predisposto dalla Provincia di Roma – in qualità di soggetto capofila – in collaborazione con i Comuni dell’Area, a cui la Regione stessa destina specifiche risorse. La finalità principale del Piano è quella di costruire una efficace e coerente strategia di promozione, comunicazione e fruizione del patrimonio culturale e naturale dell’area integrata ravvisandone i tratti caratterizzanti, puntando all’individuazione di identità riconoscibili e su un numero contenuto di valori come chiave di lettura, rappresentativa (ma non esaustiva) e multidisciplinare del territorio stesso. Obiettivo minimo/primario è la realizzazione, in un arco temporale di breve periodo (da 1 a 3 anni), di circuiti e sistemi di fruizione del proprio patrimonio di risorse e del relativo piano di promozione e marketing a partire dall’elaborazione di una immagine coordinata. Sulla base dei tematismi individuati dalla Regione Lazio quali chiavi di lettura preferenziali di questo territorio, ovvero le “Vie d’acqua, zone umide e termali” e le “Ville, palazzi e residenze storiche”, il Piano individua 9 itinerari tematici territoriali:
- Il corso dell’Aniene
- Le forre e gli acquedotti
- Gli acquedotti in collinA
- Tivoli e le ville
- La collina di Castel Madama
- I borghi collinari Prenestini Tiburtini
- Gabii e le grandi tenute dell’Agro Romano
- La via Francigena a sud di Roma
- Verso il Santuario della Mentorella
Anni 2009-2010
- Nel maggio del 2009 il Servizio Ambiente trasmette alla Regione Lazio il Piano Operativo (POA) dell’API Agro Tiburtino Prenestino elaborato con il concorso di tutti i Comuni dell’API, di Provinciattiva e del prof. Imbesi. Il POA viene adottato con Deliberazioni di Giunta Comunale dai Comuni di Casape, Castel Madama, Poli, San Gregorio da Sassola, Tivoli e con deliberazione del Consiglio Municipale da parte dell’VIII Municipio di Roma. La Giunta Provinciale lo adotta con propria deliberazione 988/41 del 18/11/09.
- Nel Piano Territoriale Provinciale Generale (PTPG), approvato dal Consiglio Provinciale in data 18 gennaio 2010 con Delibera n.1, l’obiettivo della tutela e valorizzazione del territorio agricolo provinciale viene sviluppato con la duplice attenzione alle attività produttive dei luoghi, da preservare e sostenere, ed al paesaggio rurale da valorizzare come immagine-valore del territorio stesso nelle diversità colturali, d’identità e memoria prodotte dall’azione antropica nel tempo. Per questo il PTPG individua, nel territorio provinciale extraurbano, 12 tipologie di paesaggi rurali, espressive delle componenti e dei valori che ne costituiscono l’immagine paesistica e dei caratteri economici che ne sono il supporto attuale, articolati in 6 ambiti tra cui quello della campagna romana nord-orientale (Agro Prenestino-Tiburtino, Gabii, Lago di Castiglione). Per questi ambiti, definiti aree agricole da sottoporre a particolare tutela, il PTPG propone l’attivazione sperimentale prioritaria di una rete di parchi agricoli, collegati ai parchi agricoli previsti dal nuovo PRG di Roma, dove programmare e sviluppare nuovi modelli di produzione agricola che tengano conto delle potenzialità ambientali e paesaggistiche del territorio, con l’obiettivo di indirizzarli verso una produzione di qualità rivolta alla conservazione e valorizzazione del territorio ed integrata con altre attività compatibili (turismo, formazione e servizi) che possono produrre nuove forme di redditività complementare (Progetto strategico della Provincia di Roma 2011).