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Via Appia è il 60° sito italiano riconosciuto dall’Unesco. Sanna-Biolghini: “Un risultato fondamentale per la riqualificazione dei territori. Ci coordineremo con il Ministero Cultura per riportare i tratti esclusi all’interno dell’alveo dei beni patrimonio dell’Umanità”

29 Luglio 2024

A più di un anno dalla sottoscrizione del Protocollo d’intesa per il progetto promosso da Ministero della Cultura e finanziato con le risorse PNRR, il sito “Via Appia. Regina Viarum” entra nel Patrimonio mondiale dell’umanità: l’iscrizione nella lista Unesco è stata deliberata nella 46esima sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale, riunito a Nuova Delhi.

“Un risultato ottenuto grazie alla collaborazione interistituzionale fra Ministero della Cultura, Regioni, Città metropolitane, Province, Comuni e Parchi archeologici toccati dal tracciato della strada consolare, circa 900 km da Roma a Brindisi. Anche in questo caso, l’attenzione di Città metropolitana a tutte le opportunità di finanziamento PNRR per lo sviluppo a 360 gradi del territorio, secondo le linee indicate dal Sindaco Gualtieri, ha permesso di ottenere un risultato importantissimo. La strada consolare rappresenta un fenomeno non solo culturale, ma geografico e politico di eccezionale importanza, della cui valorizzazione beneficeranno i territori coinvolti ai fini dello sviluppo complessivo e della riqualificazione urbana e paesaggistica. Sono stati esclusi dal riconoscimento alcuni dei tratti compresi nel tracciato: la Via Appia sul tratturo tarantino, la Via Appia dal 14° al 24° miglio, con la diramazione per Lanuvium e la Via Appia nella Pianura Pontina, con la diramazione per Norba. Si tratta di tratti che toccano i Comuni metropolitani di Genzano, Lanuvio e Velletri. La Città metropolitana di Roma Capitale si coordinerà con il Ministero per riportare i tratti esclusi all’interno dell’alveo dei beni patrimonio della Umanità”.

Lo dichiarano in una nota il Vicesindaco di Città metropolitana di Roma Capitale, Pierluigi Sanna e Tiziana Biolghini, Consigliera metropolitana delegata a Cultura, Pari Opportunità e Politiche Sociali.