Il 2024 sarà l’anno in cui la Città Metropolitana di Roma Capitale aprirà tutti i cantieri dei Piani Urbani Integrati finanziati con il PNRR.
Dopo l’apertura dei cantieri di Valmontone, Rocca Canterano, Vallepietra e Gorga, nella giornata odierna si è aggiunto Tivoli.
Il progetto prevede la creazione di un polo civico che affiancherà il polo museale esistente a Palazzo Macera.
Saranno realizzati nuovi spazi espositivi, uffici culturali, ambienti interattivi ed attrezzati anche al fine di mettere a disposizione spazi di “co-working”, con aree condivise a disposizione di tutta la comunità.
I lavori di ristrutturazione interesseranno i piani terzo, quarto, l’altana sommitale, nonché i locali del piano ammezzato e del piano seminterrato per un totale di 820 mq.
Il Vice Sindaco Sanna ha voluto fare il punto della situazione:
“Sono molto contento del grande lavoro svolto, il PNRR ha messo sotto stress la macchina amministrativa e la reazione da parte di tutti è stata più che soddisfacente.
I lavori dei quattro cantieri aperti Valmontone, Rocca Canterano, Vallepietra e Gorga, procedono spediti. Parliamo di interventi di varia natura, grazie ai quali creeremo più spazi da destinare alla cultura e alle attività sportive e con la completa assenza di barriere architettoniche.
Prendiamo, per esempio, il progetto di Tivoli, un classico progetto di rigenerazione urbana. Prevediamo di investire circa 2 milioni di euro per il recupero del Palazzo Mauro Macera, ex riformatorio, al quale daremo nuova vita realizzando un polo civico culturale con spazi espositivi, laboratori didattici, spazi polifunzionali, spazio per il co-working sale riunioni e uffici efficienti dal punto di vista energetico e privi di barriere architettoniche.
Renderemo Palazzo Macera completamente fruibile, alla collettività, intercettando le esigenze dei giovani e dei professionisti, anche attraverso le nuove tecnologie di interconnessione telematica.
Due gli obiettivi principali: la valorizzazione del patrimonio culturale insistente sulla città di Tivoli e quella del sistema economico per l’intera comunità tiburtina”.