La Città metropolitana di Roma seguendo la normativa vigente è l’Ente che in materia di rifiuti può e deve, monitorando il territorio competente, confrontarsi con i Comuni e Autorità d’Ambito. Sulla base della Legge regionale 27/98, gli Enti di area vasta, adottano i “Piani Provinciali” che individuano, sulla base dei criteri del piano regionale di gestione dei rifiuti, delle aree non idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti, dei luoghi o degli impianti adatti allo smaltimento degli stessi. Con una nota dell’uffucio ambiente, di circa un mese fa, è stato indicato ai sindaci di tutta la provincia una mappatura per individuare possibili siti adatti a discariche. “La nostra è una ricognizione, una indicazione su un monitoraggio fatto nel territorio e proposto ai sindaci – dichiara il Consigliere delegato all’ambiente Matteo Manunta – Le amministrazioni comunali, a loro volta, ci trasmetteranno le loro controdeduzioni e il tutto verrà trasmesso alla Regione Lazio per la valutazione e la decisione finale, che è in capo esclusivamente all’Ente regionale. Appare stupefacente – conclude Manunta – la tempistica delle polemiche, che si sono palesate solo ora, quando la nostra nota è arrivata ai Comuni un mese fa. Dall’altra, arrivano da ogni parte le sollecitazioni ad individuare siti da proporre alla Regione Lazio. La Città metropolitana lo ha fatto. Ora non sappiamo veramente a quale altra polemica dovremmo sottoporci”.
Manunta: “Siti rifiuti individuati. Abbiamo fatto il nostro dovere, ora la Regione non metta scuse”
14 Maggio 2017