Firmato questa mattina il Protocollo di Intesa tra Prefettura di Roma e Città metropolitana di Roma Capitale che, a partire da quest’anno, vede le due istituzioni insieme nelle attività di controllo e monitoraggio dei centri di prima accoglienza e dei servizi rivolti ai profughi.
Nato da un primo confronto tra l’allora Consigliera metropolitana, Delegata al sociale, Gemma Azuni, e il Prefetto di Roma Franco Gabrielli, l’impegno è stato portato avanti dagli uffici competenti dei due Enti che oggi hanno formalizzato. Il Ministero dell’Interno ha riconosciuto il lavoro già avviato come una best practice da esportare, nella gestione e nel controllo dei centri di accoglienza.
Il territorio metropolitano di Roma è tra i più coinvolti dai flussi migratori. Solo su Roma i centri ospitano 2500 migranti, arrivando a oltre 3000 considerando il territorio della provincia di Roma.
“Si tratta di un altro, importante esempio della sinergia con la Prefettura, già emersa nelle attività messe in campo per il Giubileo Straordinario”, ha dichiarato il Vicesindaco della Città metropolitana di Roma Capitale Mauro Alessandri, in occasione della firma del protocollo, alla presenza del sub commissario di Roma Capitale Clara Vaccaro, del Vice Prefetto Roberto Leone, responsabile dell’area immigrazione e diritto d’asilo, e della Dott.ssa Antonella Massimi, a capo del Dipartimento Sviluppo sociale e politiche per l’integrazione della Città metropolitana.
“L’apertura a una responsabilità condivisa – ha proseguito Alessandri – con l’obiettivo chiaro di migliorare la qualità dei servizi resi ai migranti e favorire la loro integrazione nel territorio, è segno di trasparenza e lungimiranza, e ringrazio il Prefetto Gabrielli, con il quale è evidente la sintonia. È nel nostro Statuto l’attuazione e lo sviluppo di politiche di accoglienza e inclusione. Il grande lavoro preparatorio fatto dai nostri uffici trova oggi il suo riconoscimento formale”.
“Lavoreremo ancora insieme – ha concluso Alessandri – con l’obiettivo di rendere strutturali interventi come questo nei servizi di accoglienza, proseguendo il rapporto di reciproca collaborazione con la Prefettura e mettendo insieme professionalità, competenze e saperi tecnici a servizio del bene comune”.