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Verso un sistema bibliotecario policentrico. Ascani: valorizziamo le biblioteche in un’ottica di sistema

23 Marzo 2016

Nell’ultima seduta del Consiglio metropolitano è stata approvata la delibera contenente gli indirizzi per la definizione e la strutturazione di un “Sistema Bibliotecario Policentrico Metropolitano”, su proposta del Consigliere Delegato Federico Ascani.

La Città Metropolitana di Roma Capitale intende così estendere la collaborazione già avviata con l’Istituzione Biblioteche di Roma e con gli altri sistemi bibliotecari presenti sul territorio, nonché con le biblioteche dell’area metropolitana che attualmente non fanno parte di alcun sistema.

L’obiettivo è quello di sostenere, a partire dalle buone pratiche già attuate, lo sviluppo di un sistema bibliotecario integrato e policentrico, come quello già attuato dal Consorzio Sistema Bibliotecario Castelli Romani, per i poli bibliotecari dell’intero territorio metropolitano, verificando la possibilità di accedere, per la sua realizzazione, a specifiche risorse nell’ambito dei finanziamenti europei.

Pur in una complicata fase di riordino delle funzioni degli enti territoriali, il Consiglio metropolitano ha inteso avviare la sperimentazione di un modello concreto di servizi a dimensione metropolitana, secondo logiche di rete e politiche di sviluppo integrato.

Negli ultimi anni le biblioteche hanno assolto a ruoli meno tradizionali rispetto a quelli determinati dalla propria storia, divenendo nodi di reti territoriali che spesso costituiscono importanti punti di riferimento per la crescita sociale e culturale delle comunità.

“Con questa delibera – ha affermato Federico Ascani, consigliere delegato allo Sviluppo economico, promozione territoriale, politiche giovanili, educative, della cultura e dello sport, rapporti Enti locali e politiche sociali – l’Ente ha voluto dare un impulso alla costruzione di sistemi strutturati di gestione dei servizi pubblici in ambito metropolitano, nell’ottica di un loro complessivo efficientamento”.

“Si tratta altresì – ha proseguito Ascani – di un segnale che la Città Metropolitana vuol dare, attuando una strategia che integri le politiche culturali, sociali e di promozione territoriale a partire dalle realtà concrete già esistenti, rispettandone la storia e l’autonomia, ma lavorando per valorizzarle in un’ottica di sistema”.