Si è svolto lunedì 5 novembre nella Capitale, presso la sala conferenze di Villa Altieri, il convegno ‘Autismo, innovazione sociale e impresa’.
Il convegno, organizzato dalla Città metropolitana di Roma Capitale in collaborazione con la Cooperativa sociale integrata Giuseppe Garibaldi, ha inteso promuovere un modello imprenditoriale in grado di coniugare sostenibilità e innovazione, attraverso l’agricoltura sociale, identificandolo come buona pratica da replicare.
Un evento con grande partecipazione di pubblico e di addetti ai lavori, che ha testimoniato l’interesse per una tematica con importanti risvolti sociali ed economici.
La Cooperativa Garibaldi, un’azienda agricola costituita da ex alunni dell’Istituto Tecnico Agrario Garibaldi di Roma, ha inserito nel processo produttivo ragazzi affetti da sindrome autistica, individuando progetti individuali per ciascuno, accompagnato da un assistente personale.
La Cooperativa coadiuvata da una rete di volontari, ospita numerosi studenti nell’ambito dei progetti di alternanza scuola-lavoro adottati dalla scuole superiori vicine all’azienda.
‘Fondamentale è il ruolo svolto dalla scuola per creare nuove opportunità d’inclusione sociale’ ha sottolineato il consigliere Teresa Maria Zotta, in qualità di Consigliere delegato alla Scuola della Città metropolitana di Roma Capitale.
Idea condivisa da Maurizio Ferraro, presidente della Coop. Garibaldi, per il quale dopo la scuola c’è ancora bisogno della scuola per rendere vitale un’ azienda che ha nell’integrazione sociale la sua missione.
Tra i partecipanti l’On. Marco Bella, il docente dell’Università Sapienza Fiorenzo Laghi, Aldina Venerosi Pesciolini e Francesca Cirulli dell’Istituto superiore di Sanità, Tiziana Biolghini dirigente della Regione Lazio, la docente del Liceo Scientifico Primo Levi Maria Saluzzi responsabile dell’alternanza scuola-lavoro presso la Coop. Garibaldi, Andrea Messori per il progetto Erasmus+ Europa inclusiva, Claudio Tosi del Centro Servizi Volontariato del Lazio e Marco Di Stefano della Rete Fattorie Sociali.
Determinante per comprendere il profilo economico della cooperativa, l’analisi del business plan sviluppata nell’ambito del Master Memis ed illustrata da Lavinia Pastore ed Isabella Sorgini, ricercatrici dell’Università di Tor Vergata: ”Il modello della Cooperativa è quello di creare uno spazio e un ambiente di vita inclusivo ed aperto al territorio e alle sue comunità, con particolare attenzione all’inserimento socio-lavorativo dei ragazzi con autismo, al fine di generare benessere e soddisfare le loro esigenze funzionali, emotive e sociali. La cooperativa Garibaldi è inoltre uno spazio in cui l’agricoltura sociale e sostenibile esprime il suo effettivo potenziale”.
Da segnalare con il progetto ‘Ti porto l’orto con l’ape che gira’ la Cooperativa Garibaldi è risultata tra i vincitori del bando ‘Coltiviamo agricoltura sociale 2017’. L’ape per la vendita itinerante dei prodotti agricoli della cooperativa è stata ospitata nel giardino di Villa Altieri.