Dopo il primo meeting con gli stakeholder regionali, si è tenuto il 13 luglio, presso la sede della Città metropolitana di Roma, il primo workshop regionale del progetto SUPPORT, di cui l’ente è partner, con i principali attori regionali e nazionali che operano nell’ambito dell’efficienza energetica. Il confronto si è tenuto su due temi principali: l’analisi del contesto e dello stato dell’arte nell’implementazione delle politiche per l’energia a livello regionale e metropolitano, la condivisione di buone pratiche (a livello nazionale, regionale, europeo) per l’efficienza energetica degli edifici pubblici.
Il workshop ha portato a un primo, fattivo confronto sull’analisi del contesto: la rappresentanza dell’autorità nazionale, il Ministero dell’Ambiente, ha fatto una panoramica sulle diverse direttrici attraverso cui si attua la strategia energetica e il piano nazionale per il raggiungimento degli obiettivi europei, e sugli strumenti finanziari, nazionali e comunitari, destinati alle PA e agli interventi negli edifici pubblici in materia di sostenibilità e riduzione delle emissioni, dalle misure di incentivazione nazionale al POI Energia 2007-2013 al fondo rotativo per l’attuazione del protocollo di Kyoto.
L’autorità regionale, con le proprie strutture di supporto, ha illustrato il quadro del POR-FESR (2014-2020) all’interno del quale si posizionano gli interventi, per un totale di 59 mln, destinati all’efficientamento degli edifici pubblici della Regione e delle attività dei PAESC. Sono emersi spunti su come costruire le azioni e su come orientarle per una maggiore efficacia e un maggiore coinvolgimento dei soggetti privati: qualità e innovazione tecnologica dei progetti finanziati, connessione tra mondo della ricerca e impresa, per una essenziale conoscenza dei dati di partenza, monitoraggio delle azioni e coordinamento dei PAES per i comuni aderenti al patto sindaci. La strategia regionale , in una logica di governance territoriale, punta a inserire le azioni di ee in una strategia complessiva, che integra diversi campi d’azione (smart buildings, bioedilizia, economia circolare, mobilità), per una maggiore efficacia nel raggiungimento degli obiettivi dati.
L’advisory partner “alleanza per il clima italia” ha dato il suo apporto tecnico e ha presentato alcune best practice di livello europeo.
L’attività di SUPPORT si inserisce nella strategia regionale e nella costruzione della governance condivisa tra i diversi attori . Il ruolo della Città metropolitana si focalizzerà nel supporto all’attuazione dei PAESC, coordinando il Patto dei Sindaci in tutte le fasi, dalla costruzione dei bandi per aderire al finanziamento al monitoraggio dei progetti. Dalla discussione è emerso che elementi che non dovranno mancare nel piano d’azione, a cui si arriverà nella seconda fase del progetto, sono legati al superamento di tutte le barriere: conoscenza degli strumenti disponibili, analisi del contesto di partenza con strumenti come gli audit energetici, superamento delle difficoltà procedurali, sostegno all’innovazione e alla qualità tecnica dei progetti, presenza di elementi di attrattività per i privati, dai benefici economici di ritorno ai potenziali di accreditamento e sviluppo di interventi analoghi nel settore. A questo proposito, le buone pratiche presentate nella seconda parte dell’incontro, hanno sostanzialmente riportato buone modalità di attrazione di fondi privati, sia attraverso il project financing, come quello della città metropolitana di roma che ha portato alla realizzazione di 250 impianti fotovoltaici nelle scuole, sia attraverso i contratti EPC, come nel caso della provincia di Milano, che ha operato come unico appaltante per interventi di efficientamento energetico delle scuole, nei comuni del territorio.
Gli spunti emersi delineano il campo e i criteri da tenere presenti nella definizione del futuro Piano d’azione, a partire da una regia coordinata tra livello regionale e metropolitano e dal ruolo della Città metropolitana nella facilitazione e nel supporto e coordinamento in tutte le fasi dei PAESC e come attrattore di investimenti per le comunità locali minori.
È stato infine presentato il questionario che fa parte della fase di consultazione degli stakeholder, funzionale all’analisi del contesto di ogni stato partner.