La Biblioteca Istituzionale e l’Archivio Storico partecipano anche quest’anno al 173° anniversario della nascita della Repubblica Romana, il 9 febbraio 1849, proponendo uno dei volumi del suo patrimonio dedicati alla figura di Colomba Antonietta, protagonista di spicco del patriottismo romano e italiano:
Colomba Antonietti. La vera storia di un’eroina di Cinzia Dal Maso Roma, Edilazio, 2011BIBL CMRC B 361
Il libro offre un apporto significativo ad una parte della Storia ancora da scrivere, “quella delle tante donne, di tutte le classi sociali, che diedero il loro contributo alla difesa di Roma. La storiografia ufficiale ha tentato di seppellirle sotto il velo dell’oblio, oppure di sminuirne l’importanza, operando delle autentiche mistificazioni per ricondurle al ruolo più tranquillizzante di madri, mogli o sorelle”.
L’Autrice ricostruisce la vita di Colomba Antonietti, attraverso i pochi documenti ufficiali e le testimonianze di chi la conobbe, a cominciare dal marito Luigi Porzi, il fratello e la sorella, Candido Augusto Vecchi e Giuseppe Garibaldi, al fine di far emergere la sua reale figura di eroica combattente dai veli e dalle mistificazione di una narrazione che, a seconda dei tempi e dell’ambiente culturale e sociale, l’ha vista passare dall’eroina che, morendo, grida “viva l’Italia” alla sposa devota e talmente innamorata del marito da seguirlo anche in battaglia, a sprezzo della propria incolumità.
Colomba Antonietti, figlia di un fornaio, è una bella e vivace ragazza, infiammata da ideali di libertà ed eguaglianza, di Foligno, cittadina in cui conosce un giovane cadetto, il conte Luigi Porzi di Imola, in servizio nella guarnigione pontificia. Il primo atto rivoluzionario è proprio il loro amore che infrange regole sociali e militari.
Nel 1848 partecipano alla prima guerra d’Indipendenza: Colomba prende parte a marce e combattimenti indossando una vecchia uniforme del marito. Il colonnello Luigi Masi, cugino di Colomba, per allontanarla dal pericolo, manda Porzi a Roma in qualità di portaordini. I due sposi si trovano ancora qui quando viene proclamata la Repubblica Romana: il 19 maggio del 1849 partecipano insieme all’epica battaglia di Velletri contro i Borboni, dove Colomba si distingue per il coraggio e la tenacia.
Dal 3 giugno 1849, le truppe francesi del generale Oudinot assediano Roma. Dieci giorni più tardi inizia un incessante bombardamento delle mura gianicolensi. Al sesto bastione, dove oggi è Largo Giovanni Berchet, intorno alle sei del pomeriggio, accade il tragico epilogo, ricordato anche da Giuseppe Garibaldi nelle sue Memorie: una palla di cannone rimbalza sul muro ferendo orribilmente un giovane soldato che muore poco dopo.
[…] Il giovane soldato posto sopra una lettiga, aveva incrociato le mani sul petto, levati gli occhi al cielo, e reso l’estremo fiato. Nel momento che stavano per portarlo all’ambulanza un ufficiale si era precipitato sul cadavere e lo aveva coperto di baci. Qell’uffiziale era Porzio, il giovane soldato era Colomba Antonietti, sua moglie, che lo aveva seguito a Velletri, ed aveva combattuto al suo fianco il 3 di giugno. […]
(G. Garibaldi, Memorie di Giuseppe Garibaldi date in luce ds A. Dumas, Firenze 1860 pp. 497)
Anche Luigi ricorda, in una lettera al nipote, molti anni dopo, gli ultimi istanti di Colomba: […] fu colpita al fianco drito con grave frattura del bacino e del femore, e spirò nelle mie braccia, e nelle braccia del dottore Nicolai Romano, ai 30 minuti rimase senza una goccia di sangue e moriò gridando Viva l’Italia. Fu impossibile fermare la violenta emorragia.[…]
Il Monitore Romano, organo ufficiale della Repubblica Romana, riporta, il 14 giugno 1849, la notizia della morte della giovane combattente con queste parole:
Giovinetta di 21 anni, di cuore generosissimo, di sentimenti altamente italiani, pugnò come uomo, anzi come eroe, nella battaglia di Velletri, degna del marito, degna del suo cugino[…]
Ma già poco tempo dopo, l’eroismo di Colomba viene ricondotto nei limiti e schemi “naturali”, quello di sposa devota fino al sacrificio estremo, nella storiografia patriottica. Nell”Italia Unita, le donne devono rientrare “accanto al focolare”.
Approfondimento:
Atti del Convegno Colomba Antonietti: un personaggio scomodo, di Cinzia Dal Maso, pp. 174 e segg